BUFALE A RUOTA LIBERA
Dopo
aver perso tutti i diritti acquisiti, aver subito un salasso fino al 30% in meno sui compensi fermi al 2008 e una
organizzazione del lavoro stile “Vietnamita” con l’aggiunta di obblighi,
vincoli e incompatibilità totalmente estranei ad un rapporto libero
professionale, qualcuno sta provando, timidamente, a porsi delle domande e
dubbi sulla sòla ricevuta.
Per
far tacere er popolo ……….., puntualmente si
tira fuori dal cilindro lo spauracchio dell’emendamento killer.
Già,
perché, a detta di alcuni, grazie
all’Accordo sottoscritto non si dovranno temere per il futuro colpi di mano a
suon di emendamenti, più o meno killer.
Premesso
che l’emendamento killer, forse in tanti
non ricordano o fanno finta di non ricordare, con una riga, anzi esattamente
con 7 parole, cancellava proprio l’attuale rapporto convenzionale, ma non
la legge bloccalista e, tutto il rumore messo in atto per farlo ritirare, era più a difesa dei medici esterni, che
venivano completamente asfaltati, che non dei medici fiscali i quali avrebbero
subito solo parzialmente gli effetti malefici del provvedimento.
Tra
l’altro, sempre gli stessi imbonitori, si dimenticano anche di ricordare ar
popolo……, che lo stesso Accordo in
vigore prevede espressamente che può essere modificato automaticamente da
provvedimenti legislativi, leggasi EMENDAMENTI.
Pazienza,
ma sì, tanto si ha un rapporto a tempo indeterminato…… peccato che l’Accordo sottoscritto, a differenza di quanto ancora viene
propagandato, a suon di bufale, non prevede né presuppone un rapporto a tempo
indeterminato, intentendosi per tale un rapporto senza interruzioni o proroghe.
Per poter continuare ad avere un
rapporto che si poneva come un rapporto a tempo indeterminato (sentenza TAR),
bisognava lasciare la precedente disciplina dove lo stesso, senza soluzione di
continuità, restava in essere fino alla permanenza nella lista ad esaurimento,
tutelato anche dall’altro paracadute della priorità.
Forse
è sfuggito, agli imbonitori, quanto riportato sul contratto di lavoro autonomo e
sottoscritto: L’incarico attribuito con il presente contratto ha
durata pari a quella dell’Accordo - che ha validità fino al 30 giugno 2026 e
rimane in vigore fino alla stipula del successivo - nonché a quella prevista
nei successivi rinnovi dell’Accordo medesimo, con proroga automatica in
occasione di ciascun rinnovo e nelle relative more”.
Quindi, il
rapporto ha durata pari a quella del contratto, cioè fino al 30 giugno 2026, cioè,
stiamo parlando di un contratto a tempo DETERMINATO. La durata dell’incarico,
inoltre, è pari a quella prevista nei successivi rinnovi, quindi sempre a tempo
DETERMINATO che, ad oggi, non essendo prevista né da una norma legislativa né
da un Regolamento, nessuno conosce e che potrebbe essere, ad esempio, anche di
un solo mese o 1 anno fermo restando che il Committente potrebbe non rinnovare
la convenzione.
Se poi ci dovesse essere un’ulteriore
restrizione sulle proroghe dei contratti a tempo determinato, allora ci sarà da
ridere (si fa per dire).
Neanche si potrebbe invocare l’Atto di indirizzo in quanto è un semplice atto
amministrativo, tra l’altro emanato da un Governo ormai nell’Iperuranio, che
conta quanto il due di coppe se regna denari e le OOSS, come stabilisce il dlgs
75/2017, vengono soltanto “SENTITE”, in sede di emanazione, mentre sono altri
gli attori che decidono, ivi compreso, ovviamente, l’INPS.
Il
“giochetto” della proroga, è una decisione presa dalle Parti non prevista e non
convalidata da alcuna norma. Quindi…..
Sarebbe stato interessante scoprire che cosa avrebbero organizzato i medici
convenzionati con il SSN se la SISAC avesse proposto, invece di un rapporto a
tempo indeterminato, la filastrocca delle proroghe.
Il Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il
piacere!”
mauro