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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

POCHI, MALEDETTI E SUBITO

Nella Gazzetta Ufficiale n.104 del 21 aprile, è stata pubblicata la nota con la quale il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze, ha approvato la delibera 34/2020 adottata dal Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM in data 13 marzo, recante: “Emergenza  COVID-19  - provvedimenti   a   favore   degli   iscritti    della    Fondazione”. Tra le misure adottate con la delibera  del 13 marzo, come già ricordato, è previsto per i medici fiscali un sussidio di 1000 euro (al momento lordi essendo stato respinto un emendamento che ne prevedeva la detassazione) per la durata massima di 3 mesi, fermo restando il possesso dei requisiti stabiliti dalla delibera e un sussidio sostitutivo del reddito per calamità naturali, pari a euro 2400 mensili, o frazione, pari a euro 82,78/die, riservato ai soli medici fiscali sottoposti a quarantena ordinata dall’autorità sanitaria. Sono invece esclusi, dal sussidio sostitutivo del reddito per calamità naturali sopra indicat

LEAVE AND LET DIE

Tra le attività classificate in base al loro rischio ai fini di una ripresa, ovviamente quella sanitaria è considerata ad alto rischio , sia per gli operatori che per l’utenza. Non fanno eccezione le visite mediche di controllo domiciliare le quali, tra l’altro,svolgendosi in un ambiente non protetto, possono costituire anche una forma di possibile propagazione del virus. Quest’ultimo aspetto, inoltre, potrebbe venire superato effettuando, laddove è possibile, solo visite ambulatoriali. Non dimentichiamo, inoltre, che diverse attività, quando (e se) riprenderanno, verranno svolte in smart working per un periodo non precisato e si potrebbe assistere ad una diminuzione, anche sensibile, delle assenze per malattia. In questo quadro potrebbe essere opportuno , nelle more di una ripresa completa di tutte le attività, proporre, per i medici fiscali, lo svolgimento di tutte quelle attività ambulatoriali inerenti gli accertamenti medico legali. Attualmente, le attività ambulatoriali di cui so

E IO PAGO!!!!

Come abbiamo ricordato, quella dei medici fiscali, tra i liberi professionisti, è l’unica categoria che si è visto azzerare totalmente in reddito a seguito delle misure introdotte dal 10 marzo per contrastare l’epidemia in atto. Nessun’altra categoria ha subito analogo danno: i medici esterni continuano, seppure in forma ridotta, ad esercitare l’attività integrando il reddito anche con il sussidio ENPAM e/o statale se in possesso dei requisiti in  analogia con gli studi professionali che non hanno dovuto sospendere completamente l’attività. Avendo azzerato il reddit o, i medici fiscali avrebbero dovuto beneficiare del sussidio sostitutivo del reddito previsto in caso di calamità naturali, pari a 2400,00 euro mensili per 12 mesi , così come recita il regolamento, ma, al momento, questo viene riconosciuto soltanto ai medici che si trovano in quarantena disposta dall’autorità sanitaria. Per adesso, i medici fiscali, se in possesso dei requisiti previsti, possono presentare la richiesta de

I CALCOLI NON TORNANO

Dagli ultimi incontri tra INPS e sindacati dei medici dipendenti, è emerso che l’Istituto, nel triennio 2020-2022, dovrebbe mettere a concorso n.149 posti di medico di I livello e non è chiaro se si aggiungeranno, a questi, i 40 posti già deliberati nel 2019, per un totale, quindi, di 189 medici . Infine, dovrebbero restare in servizio, al netto dei pensionamenti, oltre 400 medici Ai medici dipendenti, vanno aggiunti gli 820 previsti dalla legge di Stabilità 2020 con incarichi di 35/ore settimanali, i cui maggiori oneri pluriennali, come noto, sono stati aggiunti alle risorse previste per gli accertamenti medico legali sui dipendenti pubblici. Tra l’altro, grazie alla norma inserita nella legge di Stabilità più volte ricordata, la convenzione che sarà prevista dall’atto di indirizzo, sarà un vero ACN, niente a che vedere con il rapportino che si vorrebbe rifilare ai medici fiscali. Ci sono da aggiungere, inoltre, i ca   300 medici incaricati in quei territori dove sono già state sottos

SAREBBE DA CHIEDERSI…..

Le visite fiscali sono state sospese, su tutto il territorio nazionale, a seguito della entrata in vigore del decreto legge 23 febbraio 2020, n.6 e dei successivi decreti attuativi emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), causando il totale azzeramento del compenso professionale. Secondo alcuni, questo si sarebbe potuto evitare solo nel caso in cui fosse stata già in vigore la proposta di convenzione in discussione presentata negli ultimi mesi. Proviamo ad analizzare la proposta in discussione. Art. 2 – Campo di applicazione e durata dell’Accordo 1. Il presente Accordo Collettivo Nazionale (ACN) regola, sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, il rapporto tra l’Inps e i medici fiscali per lo svolgimento delle funzioni di accertamento medico-legale sui lavoratori pubblici e privati assenti per malattia…” 4. È prevista la possibilità di revisioni o aggiornamenti della convenzione, tramite addendum sottoscritto dalle Parti, per effetto di modifiche regolamen