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ASFALTATI

  Tra le tante “tutele” previste dal contratto di lavoro autonomo (è anche scomparso il termine convenzionato) che viene sottoscritto dal medico, ne spunta una particolarmente favorevole. Si tratta dell’obbligo previsto all’art.2, punto 2), che recita: Il medico fiscale si obbliga a prestare la propria opera professionale nel territoriale di competenza della UOC/UOST… Quindi, per il 90% delle Sedi, con esclusione delle sole Filiali Metropolitane e di qualche ex Agenzia Complessa , la UOC/UOST coincide con l’intero territorio provinciale. Questa “tutela”, insieme all’altra “tutela” che ha eliminato la quota fissa di 6, 10 e 15 euro in proporzione alla distanza dell’abitazione del lavoratore da visitare, prevista dal decreto ministeriale del 2008, costituiscono il pacchetto di conquiste ottenute. L’importo della quota fissa, risalente ad oltre 15 anni fa, era, semmai, visto l’aumento del territorio da fiscalizzare, da aggiornare e non da sopprimere. Se si è deciso di elimina

CHI SALE, CHI SCENDE E CHI VA SOTTO TERRA

  La Convenzione sottoscritta porterà dei cambiamenti radicali sia dal punto di vista normativo, che economico. I cambiamenti non produrranno per tutti i medici fiscali gli stessi effetti. Cerchiamo di analizzare questi effetti, partendo da chi andrà sotto terra. Tra i sotterrati, i primi della lista sono i cd monomandatari, quelli autentici, però, cioè che svolgono esclusivamente l’attività di medico fiscale (più di qualcuno anche monoreddito), non hanno patrimoni o rendite o familiari con redditi importanti . Con la disciplina vigente, questa categoria, oggi può contare su 8 visite al giorno con compensi, ancorchè risalenti a 15 anni fa, ancora di tutto rispetto . Per loro la botta sarà tombale, con una contrazione di oltre il 50% del reddito attuale (si consiglia di farsi fare i conteggi dal proprio commercialista e non dai saltibanchi) e con un rapporto di natura libero professionale e precario, ma con vincoli, clausole e obblighi da dipendenza. A ruota seguono i 70enni m

LE RIFLESSIONI DI MIMI’ E COCO’

  Si sente raccontare in giro, nel caso in cui le visite non vengano assegnate entro un orario congruo, in base all’accordo sottoscritto, il medico ripone il tablet e si gode la mattinata, o il pomeriggio, tanto si viene “pagati lo stesso”. Si dimentica, evidentemente, che l’indennità fissa mensile, viene corrisposta per la reperibilità nella fascia cioè, si è pagati dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. A differenza della disciplina vigente, durante tutto l’orario della fascia, si prova e riprova fino alla assegnazione delle visite, a qualunque ora avvenga. Altra sorpresina, che poi tale non era bastava leggere l’accordo, riguarda il numero di sabati e festivi da garantire nel mese per poter ottenere l’indennità fissa mensile. Recita l’accordo, che devono essere garantite almeno tre fasce nelle giornate del sabato e almeno due fasce nelle giornate festive del mese. Qualche furbastro si è venduto che bastasse lavorare un’intera giornata di sabato, più un’altra fascia sempre di

BEFFATI DUE VOLTE

  Come noto, con l’entrata in vigore della Convenzione sottoscritta, cessa la sua efficacia la disciplina vigente, ivi compreso il decreto ministeriale 8 maggio 2008 che aveva aggiornato i compensi stabiliti dal decreto ministeriale 12 ottobre 2000, calcolati sulla base del Tariffario minimo nazionale del 17 febbraio 1992. I compensi, in base alla Convenzione, saranno stabiliti da un accordo tra INPS e Organizzazioni Sindacali. Dalle schede precedentemente pubblicate, abbiamo evidenziato che vi sarà una contrazione dei compensi di ca il 30% rispetto a quelli attuali, ancorche risalenti a 15 anni fa. Dei compensi che verranno riconosciuti, non ci si potrà certo “Lamentare” essendo stati determinati dai propri rappresentanti a differenza di quelli stabiliti dai decreti ministeriali, decisi da “Altri”.   Oltre il danno, quindi, anche la beffa, anzi, doppia beffa perché non ci si potrà neanche appellare alla recente legge riguardante l’equo compenso emanata in questi giorni e che

EI FU

  Come noto, la Convenzione sottoscritta prevede l’iscrizione, obbligatoria, alla gestione previdenziale dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale ed emergenza territoriale del Fondo della medicina convenzionata ed accreditata, senza la possibilità di poter optare per il mantenimento dell’iscrizione al Fondo B della Libera Professione, tra l’altro con saldo attivo. Nulla cambia, quindi nessun vantaggio, rispetto alla vigente disciplina , per quanto riguarda l’indennizzo per malattia e infortunio, che decorre dal 31° giorno di assenza e per tutte le altre tutele previste dall’ENPAM. Vi è, invece, una penalizzazione, rispetto alla disciplina vigente , per quanto riguarda l’importo indennizzabile, a causa del differente sistema di calcolo. Sulla base delle notizie pubblicate dalla stampa specializzata, si era anche evidenziato che la carenza di medici di medicina generale, che avrebbe comportato un minor gettito di c

29 APRILE 2013 – 29 APRILE 2023. LA STORIA SI RIPETE

  Dicembre 2012 : il Parlamento emana la legge finanziaria per il 2013 che prevede risparmi sulle spese correnti per le PPAA, ivi compresa l’INPS; aprile 2013 : in applicazione della legge finanziaria, INPS riduce le risorse per le visite fiscali con una drastica diminuzione dei controlli; giugno 2013 : INPS e FNOMCEO sottoscrivono verbale di intesa che prevede la revisione della disciplina vigente e l’emanazione di un decreto ministeriale, che ricalca il decreto “Golino”, comportando la decadenza immediata di tutti i medici fiscali; settembre 2013 : il decreto ministeriale arriva al Ministero del Lavoro e inizia l’istruttoria per la sua emanazione; ottobre 2013 : il Parlamento emana la legge 125/2013 che contiene la norma cd “Bloccaliste”; novembre 2013 : l’istruttoria per la emanazione del decreto ministeriale viene archiviata essendo il bloccaliste norma gerarchicamente superiore; dicembre 2013 : il Parlamento emana la legge finanziaria per il 2014 che prevede la norma s

TE LO DO IO IL RISCATTO

  Una particolare agevolazione che viene riconosciuta dall’ENPAM, è il riscatto di allineamento. È un riscatto che consente di allineare i contributi già pagati a una contribuzione più alta versata nei periodi in cui si è lavorato di più e quindi il reddito è stato maggiore. In questo modo si può ottenere un incremento sostanziale dell’importo della pensione (e non dell’anzianità contributiva). Questo particolare riscatto, interessa in modo particolare i medici fiscali che hanno subito una forte contrazione dei redditi, quindi dei contributi versati sul Fondo B Libera Professione, dal 29 aprile 2013 fino alla entrata a regime del Polo Unico. Le conseguenze sono certificate dalla ipotesi di pensione che si può verificare sul sito dell’Ente, dove si riscontra che la futura pensione in alcuni casi sarà paragonabile al Reddito di Cittadinanza. Il problema, però, per i medici fiscali di poter richiedere il riscatto di allineamento, si concretizzerà con la entrata in vigore della Con