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LE TUTELE PER I RAPPRESENTANTI SINDACALI DEI MEDICI FISCALI

Cerchiamo di esaminare e capire quali e quante sono le tutele previste, dalla ipotesi di accordo in corso di approvazione, riservate ai rappresentanti sindacali dei medici fiscali che sottoscrivono l’accordo. L’ipotesi di accordo in corso di approvazione, all’articolo 5, commi 1 e 2, recita: 1. Per lo svolgimento durante l’attività di servizio dell’attività sindacale debitamente comunicata da parte dei rappresentanti nazionali e regionali, a ciascun sindacato rappresentativo viene riconosciuta la disponibilità di 5 (cinque) ore annue per ogni iscritto rilevato al mese di dicembre dell’anno precedente. 2. Le ore di cui al comma 1 sono calcolate, per i medici fiscali INPS che ne usufruiscono, come attività di servizio e hanno piena validità per tutti gli aspetti sia normativi che economici, con riferimento ai soli emolumenti fissi, del presente ACN. Da quanto si legge, ai rappresentanti sindacali dei medici fiscali spettano, per ciascuno iscritto, 5 ore l’anno, cioè quasi il doppio di

BOTTI DI FINE ANNO

Il Senato ha approvato, in via definitiva, la legge di Bilancio per il 2021 e il Bilancio pluriennale 2021-2023, nonche le relative note di variazione agli stati di previsione dei singoli Ministeri. Una norma che riguarda anche i medici fiscali, è contenuta nell’articolo 1, commi 20 e 21, che recitano: 20. Al fine di ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 sul reddito dei lavoratori auto­nomi e dei professionisti e di favorire la ri­presa della loro attività, è istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo per l’eso­nero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti , con una dotazione finanziaria iniziale di 1.000 milioni di euro per l’anno 2021, che costi­tuisce il relativo limite di spesa, destinata a finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavo­ratori autonomi e dai professionisti iscritti alle gestioni previdenzia

DOPPIA SOLA

  L’Agenzia delle entrate, con la Risoluzione 41/2020 , è intervenuta per chiarire la natura dei compensi percepiti dai medici di continuità assistenziale a tempo determinato , avendo rilevato quanto segue: L’incarico è di tipo provvisorio, potendo cessare in qualsiasi momento; è totalmente carente degli istituti contrattuali, come, ad esempio, la gravidanza o la malattia pertanto, il rapporto di lavoro deve essere inquadrato fra i redditi di lavoro autonomo di cui all’articolo 53 del TUIR. Estendendo i criteri individuati dalla Agenzia delle entrate al rapporto dei medici fiscali in base alla ipotesi di accordo in corso di approvazione, si può ragionevolmente dedurre che anche il futuro rapporto dei medici fiscali potrebbe non essere più inquadrato, come oggi, tra i rapporti di lavoro autonomo prevedendo tra gli istituti contrattuali malattia, gravidanza, contribuzione e tempo indeterminato (vai poi a spiegare che si tratta di giro conti). Questo nuovo inquadramento farebbe perde

IL PRINCIPE E PASQUALE

Pasquale: “Sig. Principe, avete sentito, questo è l’ultimo anno che dobbiamo garantire la disponibilità a Natale, S.Stefano, l’Immacolata e tutti i sabato e le domeniche di dicembre!” Il Principe: “ ma chi lo va raccontando, Pasquale?” Pasquale: ma come, non ha letto l’ipotesi di accordo in corso di approvazione? Pensate, sig. Principe,  che nel mese dovremo essere disponibili solo per 3 fasce nelle giornate di sabato e 2 fasce nelle giornate festive. Una vera pacchia!!! Il Principe: “Ho letto, ho letto, ma è scritto anche che quello che ti hanno raccontato rappresenta l’impegno minimo e non il massimo. In un mese ci sono, tra le giornate di sabato e le domeniche, 16 fasce e, nel mese di dicembre, devi aggiungerne altre 6, per un totale di 22. A scuola, non ti hanno insegnato a contare? In un mese ci sono 30 o 32 fasce da garantire. Pasquale: “Ah, questo mi era sfuggito, non avevo letto attentamente!!! Va bene sig. Principe, però per le fasce eccedenti il minimo saremo pagati in p

UN PICCOLO DONO SOTTO L’ALBERO

  Le Commissioni riunite di Bilancio e Tesoro del Senato, nel corso dell’esame del DDL n.1994, cd “Ristori” , hanno votato 2 emendamenti che riguardano direttamente e indirettamente i medici fiscali. Il primo emendamento, n.11.0.3, presentato dai Senatori Paroli e Toffanin del Gruppo di FI , di cui avevamo già dato notizia, riguarda in maniera specifica il ristoro per i medici fiscali: (Disposizioni a favore dei medici fiscali INPS)         1. A seguito della totale sospensione, a causa della pandemia da COVID-19, della effettuazione degli accertamenti medico legali sui lavoratori pubblici e privati assenti per malattia, l'INPS corrisponde, ai medici fiscali inseriti nelle liste speciali, il cui rapporto con l'Istituto è a prestazione in convenzione, in attività durante i periodi di sospensione del servizio, una indennità mensile, o frazione di mese, pari al 70 per cento di 1/12 del compenso percepito da ciascun medico dall'INPS nel 2019 e riconosciuto, a far data da febbr

OKKIO AL 49 E AL 147

  49 e 147 sono i numeri che corrispondono, nella ipotesi di accordo in corso di approvazione, al numero minimo di   fasce che devono essere garantite e alle visite da effettuare. Soltanto con 147 visite al mese , in base all’importo fisso che verrà percepito e al costo della visita di 25 euro, si raggiunge il cd break even point, cioè il pareggio con l’attuale costo della visita, pari a 41,67 euro, tra l’altro fermo al 2008. L’articolo 21, comma 2 della ipotesi di accordo in corso di approvazione, prevede “ la reperibilità su entrambe le fasce giornaliere nei giorni feriali, almeno tre fasce nelle giornate del sabato e almeno due fasce nelle giornate festive del mese”. Quindi, bisogna essere disponibili “almeno” 49 fasce al mese (il minimo sindacale necessario per poter percepire il fisso mensile) , ricordando che l’avverbio di quantità “almeno” è equivalente a soltanto, inteso però nel senso minimo; di conseguenza il numero delle fasce potrebbero essere di gran lunga superiore. In u

TANTO VA LA GATTA AL LARDO………..

E sattamente due anni fa, i medici fiscali furono chiamati a raccolta per inviare, a Ministri e parlamentari, mail di protesta contro i cd emendamenti killer. La prima proposta emendativa killer, come si ricorderà, prevedeva l’indizione di un concorso per 881 medici , ma con riserva di posti per i medici fiscali (ca 350) e gli esterni (ca100), mentre la seconda l’indizione di un concorso per 708 sanitari, in entrambi i casi da destinare sia agli accertamenti medico legali che alle funzioni riguardanti l’invalidità. Le risorse per le assunzioni provenivano, per 68,300 milioni dalle visite fiscali e, per 33 milioni dall’i.c. Se si sommano gli 800 medici previsti dai cd emendamenti killer con quelli dipendenti dell’Istituto e quelli in convenzione con le regioni, si arriva al fabbisogno totale di ca 1800 medici come dichiarato dal Presidente nel corso di un’audizione in Commissione Lavoro . Si arriva, così, a novembre 2019, all’emendamento 55 bis accolto a braccia aperte dal Governo e t